MANUALE DEFINITIVO DEL CANAPAIO
IN QUESTA GUIDA ESTRATTA DAL SITO WWW.FREECANNABIS.CH TROVERETE LA RISPOSTA A OGNI VOSTRA DOMANDA PER QUANTO CONCERNE LA COLTIVAZIONE E TUTTO QUELLO CHE RUOTA INTORNO A ESSA… E Po’ FA MBò NA BUDRELLA
Quali semi scegliere …
I migliori semi...
Piantare la canapa è bello e divertente, ma con quello che costano i semi e le attrezzature conviene scegliere bene ciò che si compra, sul mercato esistono migliaia di seed bank, e chiaramente ognuno "garantisce" che i semi venduti sono esclusivamente piante femmine di ottima qualità facili da coltivare ecc ecc Queste garanzie spesso non sono reali , nel senso che è impossibile garantire che i semi siano tutti femmina!!!
Negli anni abbiamo avuto modo di provare diversi tipi di semi provenienti da diversi produttori, ottenendo risultati differenti per ogni qualità e produttore. I semi più affidabili che abbiamo trovato sono quelli di The sensi seed bank, questa azienda offre serietà ed affidabilità inoltre non si limita a vendervi i semi ma offre tutta una serie di articoli per imparare a coltivare (anche dei video), inoltre hanno tutto quello che serve a coltivare professionalmente ed amatorialmente . Tra le migliori aziende che producono semi troviamo anche la Mr Nice seed bank che offre una piccola scelta di semi caratterizzati dalla facilità di coltivazione e dall 'estrema resistenza delle loro varietà , questi semi venivano usati anche in Svizzera nelle coltivazioni da 500 lampade e si sono dimostrati ottimali in condizioni estreme , per esempio d' estate con 38-40 gradi sotto le lampade ,le piante di Mr Nice seed venivano bene ,e venivano bene anche l'inverno quando durante la notte la temperatura scendeva fino ad arrivare a 2-3 gradi . Quindi in conclusione riassumerei dicendo che per gli esperti è facile ottenere ottimi risultati sia con sensi seed che con mr nice seed , mentre per il novizio della coltivazione consigliamo nettamente mr nice seed per i motivi sopracitati.
….I peggiori
Questa è anche una piccola vendetta , tra tutti i semi che abbiamo provato i peggiori in assoluto sono quelli di High quality seeds , questi semi non solo generano piante deboli ma non appartengono neanche alla qualità comandata. Per esempio qualche tempo indietro acquistammo un pacchetto da 10 semi di purple che avevamo intenzione di piantare in indoor ed aventualmente in outdoor. Questi semi di purple non solo non erano purple ma erano anche in gran parte maschi.Per "dovere di cronaca" vi rendo noto che abbiamo fatto comunque alcune talee da mettere in montagna , ad anche all' aperto non è diventata viola. Il caso della purple che non è viola è davvero scandaloso, ma anche con Serious-Seeds abbiamo avuto piante scarse e poco potenti. Per concludere okkio ai pacchi informatevi prima di pagare 150 EURO per semi dei canarini!
Meglio indica o sativa??? >
Non c'è molto accordo nel mondo scientifico su come
debba essere classificata la Cannabis. Una corrente di
pensiero considera l'esistenza di una sola specie, la
Cannabis sativa; altri preferiscono far rientrare nel genere
cannabis due o tre specie, ed in particolare, oltre la già
menzionata C. sativa anche la C. indica e la C .ruderalis.
Questo sulla base di più o meno marcate differenze nel
pattern di crescita, nell'aspetto, nella colorazione delle
foglie, nella struttura delle cime, nel quantitativo e nella
qualità della resina prodotta ed in numerosi altri caratteri
sistematici. In Italia si tende a classificare come Cannabis
sativa la pianta dalla quale si ricava fibra, mentre per
Cannabis indica s'intende la pianta in grado di produrre
sostanze psicoattive. Così sui verbali di sequestro
ritroverete sempre indicato C. indica, mentre al consorzio
agrario potete acquistare semi di C. sativa. Semplice, no?
In apparenza sì, in realtà il discorso si fa un po' più
complesso, a partire dalla definizione di specie.
Si considerano facenti parte di una stessa specie individui
con caratteristiche simili in grado di riprodursi dando
origine ad una discendenza fertile. Quindi individui di
due specie differenti dovrebbero generare progenie non
fertili (ad esempio l' incrocio tra il cavallo e l'asino da
origine al mulo che, come è noto, è sterile). Proprio per
questo motivo e per la facilità con cui piante indiche
e sative vengono incrociate originando "ibridi" fertili,
personalmente considero le definizioni indica e sativa
più come relative a due "tipologie" di piante differenti
che a due vere e proprie specie. Quando si parla di
indiche ci si riferisce a piante basse e cespugliose, dagli
internodi brevi, con facile tendenza alla ramificazione.
Le foglie sono palmate, molto larghe e di colore verde
scuro. Sono piante che presentano poco "stretch" durante
la fioritura e proprio per questo la struttura delle cime
ne rimane influenzata. La classica cima indica è una
sorta di pallina molto compatta che tende ad allargarsi
piuttosto che ad allungarsi. La produzione di resina è
generalmente molto abbondante non solo sui fiori ma
anche sulle foglie annesse. L'effetto (che nella cultura
anglo-americana diviene lo "stone") è per antonomasia
decisamente corporale, rilassante, in alcuni casi al
limite dell'oppiaceo. All' "ideotipo" sativa vengono
generalmente associate piante dai caratteri opposti.
Piante che raggiungono altezze elevate, con internodi
allungati, che, se dotate di molto spazio nell'intorno,
assumono la tipica forma ad albero di natale. Hanno
internodi molto spaziati e la ramificazione segue
rigidamente la dominanza apicale. Le foglie, verde
chiaro, sono digitate, molto fini. Questa caratteristica
si accentua durante la fase di fioritura, periodo in cui le
sative si allungano molto (vedere una sativa raddoppiare
o triplicare la sua altezza durante la fioritura è normale).
Le cime sono allungate, non molto dense, aerose. Proprio
lo stretch elevato porta alla formazione dei cosi detti
"donkey dick". Le cime del fusto principale tendono a
riempire gli spazi formando una lunga cima apicale che
ricorda appunto una parte anatomica degli asini ( e chi
ha visto un asino maschio sa di quale parte parlo…).
La produzione di resina è minore rispetto alle indiche
e generalmente limitata ai soli tricomi ghiandolari
presenti sui calici. Alle sative si associa un effetto (il
vero e proprio "high") decisamente cerebrale, euforico,
energizzante. Per quanto riguarda il discorso "ruderalis"
si dice che siano piante originarie di latitudini elevate,
in particolare della Russia e che la loro caratteristica
principale sia la fioritura indipendente dal fotoperiodo
e lo scarso contenuto di THC a favore del CBD. Detto
questo proviamo a vedere cosa possiamo effettivamente
trovare oggi sul mercato. La maggior parte (se non la
totalità) degli strain commerciali oggi disponibili (siano
essi legati alla scuola genetica europea o a quella nord
americana) contengono geni che derivano sia da indiche
che da sative. Questo significa che tranne rari casi le
piante presenteranno aspetti sia di una tipologia che
dell'altra e l'effetto sarà sette volte su dieci "bilanciato".
Quindi quando vedete la pianta di un amico bella
tozza, con le foglie "ciciotte", non dite subito "quella
è sicuramente indica" perché potrebbe avere solo quel
determinato aspetto da indica e poi comportarsi per tutto
il resto da sativa, ditegli piuttosto "sembrerebbe un'
indica ma per esserne veramente sicuro dovresti darmene
un po' per assaggiarla…" Le differenze tra la tipologia
sativa e quella indica sono legate a differenti percorsi
evolutivi che la canapa ha messo in atto adattandosi
a crescere in climi tra di loro molto differenti. In
particolare le sative sono originarie delle zone equatoriali
e tropicali. In queste zone le condizioni meteorologiche
sono favorevoli alla crescita ed alla riproduzione della
cannabis durante tutto l'anno. Inoltre il ciclo notte-dì
è molto costante tanto che le ore di luce sono sempre
12 (in realtà c'è una variazione di 8 minuti). Questo
giustifica in parte i periodi di fioritura molto lunghi tipici
delle sative. Non dimentichiamo inoltre le temperature
elevate e più o meno costanti, l'umidità elevata
(almeno in alcune zone della fascia equatoriale), le
piogge abbondanti e frequenti, terreni ricchi in sostanza
organica (instabile in quanto facilmente degradabile), e
vegetazione rigogliosa. Quindi ecco piante con internodi
distanziati e cime belle areose per evitare la formazione
di muffe. In quelle zone inoltre troviamo livelli di
luminosità molto elevati. Le piante si sono adattate a
questi livelli assumendo una colorazione più tenue (per
la minor presenza di clorofilla) ma anche sviluppando le
vie biosintetiche che portano alla produzione di pigmenti
accessori necessari per riparare i danni prodotti dalla
grande quantità di luce assorbita (in parole semplici
sviluppano altri colori quali il rosso ed il viola oltre al
verde). Le indiche invece dal canto loro sono tipiche
di climi più temperati. Molto spesso sono state allevate
per secoli in zone montagnose e con climi ostici (basta
pensare ad alcune zone dell'attuale Afghanistan, al
Pakistan, ecc.). In queste aree l'alternanza delle stagioni
è marcata e molto spesso gli inverni non consentirebbero
la sopravvivenza della cannabis, da qui l'esigenza di
fiorire e produrre semi prima dell'arrivo della brutta
stagione. Come fa la pianta ad accorgersi quando è il
momento? Semplice, "vede" le giornate accorciarsi
e percepisce le temperature che si abbassano. Inoltre
le piante indiche sono state allevate (e quindi anche
selezionate) da popolazioni con la cultura dell'hashish
e questo ne giustificherebbe in parte l'abbondanza di
resina. Ancora le zone suddette sono caratterizzate
da venti più o meno forti, scarsità di piogge, terreni
poveri, da cui ne deriva la struttura tipica delle indiche.
La luminosità minore rispetto alle zone equatoriali
favorisce una maggior produzione di clorofilla e le
foglie assumono toni verde scuro. Le colorazioni viola,
se compaiono, sono dovute alle basse temperature e
non a caratteristiche intrinseche. Naturalmente in tutto
questo discorso quando parlo di piante di cannabis mi
riferisco a "landrace" (o razze pure, che si trovano in
natura) e non agli strain in commercio. La differenza tra
i due sta proprio nella capacità della pianta di crescere
spontaneamente in un determinato luogo. Mi sembra che
la selezione operata dai breeder negli ultimi 20 anni sia
volta, quasi esclusivamente, alla creazione di piante che
rispondono in maniera ottimale alla coltivazione indoor,
non tenendo quindi conto delle condizioni ambientali
naturali di un luogo. Non fraintendiamoci, il lavoro
svolto dalle seed bank ha portato a varietà di cannabis
da leccarsi i baffi, solo che non bisognerebbe perdere
le basi da cui si è partiti per ottenere questi risultati.
Questo perché mantenendo i precursori sarà sempre
possibile raggiungere questi risultati, ma è ben più
difficile il percorso inverso. Operando sempre più una
pressione selettiva volta ad aumentare la produzione, il
contenuto in THC, la struttura, mi sembra che si riduca
notevolmente il pool genico della marijuana. Lavorando
sempre con le stesse genetiche e selezionando sempre per gli stessi caratteri si rischia di perdere ciò che la natura e l'uomo avevano selezionato in secoli di lavoro, come
ad esempio la resistenza alle intemperie, alle malattie, ai
climi o troppo freddi o troppo caldi.
Breve Nota sulla coltivazione
Coltivare Indica o Sativa può essere la stessa cosa se si è alle prime esperienze , probabilmente sono differenze così sottili che un occhio inesperto non riesce nemmeno a notare. Comunque come si legge nell'articolo noi coltiviamo ibridi sativa ed ibridi indica quindi sarà molto difficile che nella nostra coltivazione entri un esemplare 100% sativa . Comunque riguardo alla preferenza „meglio indica o sativa?" non c'è risposta è questione di gusti infatti esistono indiche molto potenti ,ma anche sative altrettanto potenti quindi è proprio questione di sapore...di gusti! Per quel che riguarda la coltivazione indoor non possiamo non farvi notare come la sativa sia molto più sensibile a ragnetti rossi e più in generale è difficile da coltivare in indoor rispetto all'indica, personalmente però apprezzo la sativa per il suo inconfondibile sapore quando viene fumata. Inoltre se coltivate poche piante sappiate che generalmente la sativa produce cime più allungate e meno compatte rispetto all'indica quindi anche leggermente meno pesanti. Per il discorso outdoor la storia cambia completamente, mentre le piante di indica rimangono basse e cespugliose quelle di sativa crescono fino ad arrivare ad altezze di 3,5-4 metri sviluppando ,a volte cime per un totale di 600 Grammi per pianta e anche più...
In conclusione, provate entrambe e valutate voi stessi cosa sia meglio per voi!!!
Buona coltivazione!!!
Indoor >
Introduzione> Perchè coltivare : ............................................................................................ Con i tempi che corrono per avere un po` di erbetta crassa bisogna autoprodurre per non doversi affidare a squallidi spacciatori che oltre tutto vi vendono erba a volte scarsa , a prezzi esorbitanti. Non vogliamo di certo contribuire a far guadagnare le organizzazioni criminali che usano i proventi della maryjuana per finanziare altre attivita (prostituzione forzata commercio di schiavi ecc)... Quindi preferisco arricchire la philips comprando una lampada da coltivazione che la MAFIA in generale.
Requisiti minimi :........................................................................................................... . . .....Prima di tutto per coltivare bisogna avere almeno 3 cose , PAZIENZA, UNA BUONA PIANTA, SUBSTRATO DI COLTIVAZIONE ADATTO!!! Le altre cose sono tutte per migliorare il risultato finale...
Semina >
La semina nel nostro emisfero avviene preferibilmente durante la luna crescente di aprile, per il 2003 si intende quindi a partire dal giorno 1 al 15. Anche i giorni successivi vanno comunque bene.
Dopo aver lasciato a bagno i semi per alcune ore, questi vanno depositati a circa 0,5 cm di profondità. Consiglio di evitare la germinazione su cotone in quanto il successivo trapianto danneggia il delicato apparato radicale delle neonate canapine.
Ci sono due metodi di semina: il primo consiste nel piantare subito i semi nel terreno dove si vorranno successivamente coltivare le piante; meglio è però piantare in vasetti contenenti terriccio universale, così da proteggere meglio le piccole piante da insulti ambientali (abbassamenti di temperatura) e ridurne la mortalità. Considerate che è normale il fatto che non tutti i semi siano vitali, provvedete quindi a seminare un numero più alto (anche fino al doppio) delle piante che vorreste avere. Potrete così concedervi il “lusso” di scegliere le piantine che appariranno più resistenti.
Crescita >
Una volta germogliata, la pianta comincia la crescita vegetativa. Questo vuol dire che la pianta inizierà il processo di fotosintesi per svilupparsi in altezza il più possibile e formerà molte diramazioni (piccioli) per ogni coppia di foglie. Il picciolo (lett: grow tip) è la parte che può essere clonata o riprodotta in forma asessuata. E' localizzato all'apice della pianta e in ogni principale internodo. Se tagli l'apice della pianta, allora ottieni due piccioli in cima. Se tagli ciascuno di questi, avrai 4 piccioli in cima alla pianta. (Dal momento che ci vuole tempo perché la pianta riassorba e si riprenda dal trauma della potatura, è più rapido crescere 4 piante più piccole senza tagliarle affatto. Oppure coltivare 2 piante, e farle crescere in modo da riempire lo stesso spazio. La maggior parte dei coltivatori lo prova. Tutte le piante hanno uno stadio vegetativo in cui crescono il più rapidamente possibile subito dopo la germinatura della pianta dal seme. E' possibile coltivare le piante senza periodi di buio, ed aumentare la velocità con la quale crescono di un buon 15-30%. Le piante possono essere riprodotte vegetativamente, cioè senza il concorso di organi sessuali, indefinitamente. Sta al giardiniere decidere quando forzare la pianta a fiorire. Una pianta può crescere da 30 cm a 3,5 m prima di essere forzata a fiorire, così ogni giardiniere ha molta libertà per amministrarsi il proprio giardino in base agli obiettivi che vuole conseguire e allo spazio disponibile. Una soluzione di 20-20-20 con minerali in tracce è usata sia per le colture idroponiche che per quelle in terra quando crescono in continuazione sotto luce. Il nutrimento per piante Miracle Grow Patio o RapidGrow va bene per ciò. Un nutrimento ad alto contenuto di fosforo (high P) come il Peter's 5-50-17 è utilizzato per far fiorire e fruttificare le piante quando stanno per 12 ore al giorno. Sale inglese (1 cucchiaino da tè) dovrebbe essere usato nella soluzione per l'apporto di magnesio e minerali a base di zolfo. Minerali in tracce sono altrettanto indispensabili, se il tuo nutrimento non li include. Il Miracle Grow Patio include questi elementi in tracce, ed è caldamente consigliato. Mantieni un'illuminazione continua per i germogli, dal momento che non richiedono periodi di buio come le piante più mature. Non avrai bisogno di un timer a meno che non voglia tenere le lampade spente per un certo periodo al giorno. Cerca di illuminare le piante per 18 o più ore, o in continuazione in questa fase. Curva il fusto della pianticella avanti e indietro per spingerlo ad essere molto spesso e robusto. Steli lunghi e sottili non possono sostenere una crescita pesante dei germogli. Un ventilatore interno ridurrà l'umidità sugli stomi delle foglie e migliorerà anche la robustezza del fusto. L'importanza della circolazione dell'aria interna non può essere mai sottolineata a sufficienza. Rafforzerà le piante e le farà crescere più forti, mentre ridurrà molte insidie che potrebbero mettere a rischio il tuo raccolto.
SOLUZIONE VEGETATIVA IDROPONICA, per gallone (circa 4 litri):
- Miracle Grow Patio (contiene elementi in tracce): 1 cucchiaino
- Sale inglese: 1/2 cucchiaino
- Urina umana (OPZIONALE- può provocare odori sgradevoli in ambienti chiusi.): 1/4 di tazza
- Nutrimento per piante arricchito con ossigeno (OPZIONALE):
1 cucchiaino
Questo cocktail assicurerà alle tue piante tutti i principali e secondari nutrimenti nella soluzione, e in più tratterà le tue piante con ossigeno per una crescita ottimale delle radici, e nitrato di potassio per una buona qualità di combustione. Un altro "ingrediente" per una buona fase di sviluppo è 1/4 di cucchiaino di fertilizzante Peter's 20-20-20 per gallone d'acqua, con elementi in tracce ed ossigeno aggiunto, o emulsioni di pesce. Le emulsioni di pesce sono eccezionali in serre o all'aperto, dove gli odori non sono un problema, ma non sono raccomandate per gli interni, a causa del loro fetore.
FIORITURA
La pianta sarà indotta a fruttificare o fiorire con cicli di buio di 11-13 ore che simulano l'approssimarsi dell'inverno all'autunno con l'accorciarsi delle giornate. Di conseguenza, va meglio all'aperto avere due aree separate; una usata per l'iniziale stato vegetativo ed una per la fioritura e la fruttificazione. Non c'è nessuna altra necessità oltre a mantenere cicli di buio, molto buio senza intermezzi di luce, altrimenti le piante possono ritardare la fioritura di giorni o addirittura settimane. Una volta che la pianta è abbastanza sviluppata per la maturazione (30 cm o più), periodi di buio sono richiesti per la maggior parte delle piante per fiorire e produrre i frutti. Ciò ti costringerà a mettere un timer alla lampada, per ricreare regolari e rigidi periodi di buio e di luce ininterrotta. In serra lo stesso effetto può essere causato d'estate (giorni lunghi) coprendola con una coperta per creare periodi di oscurità più lunghi. Un rigido orario di copertura delle piante alle ore 20 e di scoperta alle 8 del mattino per 2 settimane spingerà le tue piante a fiorire. Dopo le prime 2 settimane l'orario può essere più flessibile, ma sarà ancora necessario continuare questa routine per le piante fino alla completa fioritura senza regredire allo stadio della crescita vegetativa.All'aperto, in primavera e in autunno, le notti sono sufficientemente lunghe da spingerle a fiorire di continuo. Porta semplicemente le piante dall'interno all'esterno in questo periodo, e le piante fioriranno naturalmente. In estate inoltrata, con l'avvicinarsi dell'autunno, può essere necessario solamente forzare la fioritura nelle prime due settimane, quindi il rapido allungarsi della notte farà il resto. Dai alle piante in fioritura nutrimenti ad alto contenuto di fosforo e mantienile in un rigoroso regime di 12 ore di illuminazione, senza luce, o al massimo la luna piena durante il ciclo di buio. 13 ore di luce, 11 di buio possono aumentare le dimensioni del fiore e inoltre permettono alla pianta di entrare in fioritura. Serviti di periodi di buio più lunghi per velocizzare la maturazione verso la fine del ciclo di fioritura (8-10 giorni). Ciò comunque ridurrà il raccolto complessivo. Si possono usare due mensole, una identica all'altra, se si desidera fare esclusivamente del giardinaggio al coperto. Le luci di una mensola sono impiegate per 12-13 ore, e quelle dell'altra restano accese di continuo. Le piante vengono tirate su a luce continua, e spostate nell'altra mensola per maturare con la fioritura dopo diverse settimane. Questa mensola per la fioritura dovrebbe essere più grande della mensola di partenza o della crescita vegetativa, in modo da sistemare piante più grandi. O altrimenti, alcune piante possono essere portate fuori, se non c'è abbastanza spazio sulla mensola della fioritura, per tutto il loro prossimo raccolto. Una tenda per fermare la luce può essere costruita con del vinile nero, o altro materiale opaco, con un materiale riflettente sull'altro lato per riflettere la luce alle piante. Questa tenda può essere bloccata con una cordicella quando viene riavvolta per lavorare nel tuo piccolo giardino, e può essere fissata con del velcro per impedire alla luce di filtrare. Se la mensola è posizionata in alto, non sarà molto visibile, e potrà stare in ogni stanza. I curiosi non la vedranno mai a meno che tu non la indichi a loro, dal momento che si trova sopra il livello degli occhi, e nessuna luce proviene da là. le piante fioriscono con nutrimenti di fosforo a livelli molto alti, del tipo 5-50-17, ma anche il 10-20-10 dovrebbe essere adeguato. Le sostanze nutrienti dovrebbero essere accompagnate ogni volta da un innaffiamento quando le piante sono in prima fioritura. Elementi in tracce sono altrettanto necessari; cerca di trovare cibi che li includono, così non devi usare anche un cibo a base di elementi in tracce a parte. Un piccolo miglioramento domestico consiste nel servirsi di soluzioni a base di elementi in tracce ricche di ferro, quelle usate per integrare le carenze dei prati, che possono essere adattate alla coltivazione dell'erba. I prezzi per questi fertilizzanti in serie sono di gran lunga più convenienti di quelli specifici per colture idroponiche venduti in negozi di giardinaggio, e sembra che funzionino egregiamente. SOLUZIONE IDROPONICA PER LA FIORITURA, per gallone:
- 1 cucchiaino di nutrimento per piante high P, come il 15-30-15, o il 5- 50-17, ecc...
- 1/ 2 cucchiaino di sale inglese
- 1 cucchiaino di nutrimento per piante arricchito con ossigeno (facoltativo)- 1 cucchiaino di sostanza con elementi in tracce Non posso evidenziare abbastanza che durante la FASE DI FIORITURA, i periodi di buio non devono essere violati da luce normale. Ritarda lo sviluppo del fiore per via degli ormoni contenuti nella pianta che reagiscono alla luce. Se devi lavorare sulle piante in questo periodo, lascia filtrare solo una luce dell'intensità di una luna molto pallida e per meno di 5 minuti. Pota le piante il meno possibile durante l'intera fase di fioritura. Si può usare una luce verde per lavorare nel giardino durante il periodo di buio senza reazioni negative da parte delle piante. Queste sono vendute come luci di sicurezza per serre, ma qualsiasi lampadina verde dovrebbe essere OK. E' preferibile non visitare il giardino nelle ore di buio. Personalmente, preferisco lasciare illuminato il mio giardino dalle 7 di sera alle 7 del mattino, così posso fare una visita al giardino di notte dopo il lavoro e la mattina prima di andare a lavorare, e per tutto il resto della giornata, quando sono troppo occupato per preoccuparmene, lui sta là indisturbato al buio, continuando a fiorire... Le piante in fiore non dovrebbero essere innaffiate spesso perché questo faciliterà la formazione di muffa e putredine. Al chiuso mantieni bassi i livelli di umidità durante la fioritura, perché questo è il periodo più delicato per le piante. Una prima fioritura si nota 1-2 settimane dopo l'ultima esposizione alla luce per 12 ore al giorno. Cerca 2 peli bianchi che emergono da una piccola area bulbosa per ogni internodo. Questo è il modo più facile per verificare subito se la pianta è femmina. Non puoi distinguere un maschio da un femmina dall'altezza, o dalla rigogliosità delle foglie. A 3-6 settimane dall'ultima esposizione alla luce, le tue piante saranno coperte di questi pistilli bianchi che spuntano da ogni picciolo sulla pianta. Sarà letteralmente ricoperta di questi. Questi sono i fiori maturi, che continuano a crescere e a coprire la pianta. Alcune piante faranno questo indefinitamente fino a quando la luce sarà nuovamente tornata. A questo punto sei pronto per vedere i fiori esistenti divenire maturi (senti che la pianta ha abbastanza fiori), riaccendi le luci per 8-10 ore. Ora la pianta comincerà a maturare rapidamente, e dovrebbe essere pronta per il raccolto in 2-3 settimane. L'alternativa è permettere alla pianta di maturare con qualsiasi durata naturale del giorno disponibile all'aperto, o tenere le piante ad un regime costante di 12 ore per l'intero processo di fioritura, che può aumentare la produzione, ma impiegare più tempo.
Le piante possono fiorire all'aperto nell'ultima fase, anche se i giorni sono ancora troppo lunghi per una normale fioritura. Una volta che la pianta ha raggiunto quasi il picco dello sviluppo floreale, è anche troppo avanti per regredire rapidamente allo stadio della crescita vegetativa, e la fioritura definitiva si verificherà malgrado tutto. Questo libererà spazio prezioso al coperto in poco tempo, per il prossimo lotto di cloni da fiorire. Osserva quando i peli bianchi diventano rossi, arancioni o marroni, e i finti baccelli (hai scartato bene i maschi?) si ingrossano di resina. Quando la maggior parte dei pistilli ha cambiato colore (circa l'80%), i fiori sono maturi per il raccolto. Non toccare quelle gemme! Tocca solo le grandi foglie a ventaglio se vuoi ispezionare le gemme, altrimenti il THC resterà sulle tue dita, riducendo così la produzione complessiva.
Outdoor >
Coltivare all'aperto è la cosa migliore. L'erba cresciuta all'aperto è di gran lunga più forte, dal momento che riceve più luce, ed è naturalmente più robusta. Non c'è problema di mancanza di luce. Nessun periodo di buio che ti costringa a restar fuori dal tuo luogo di coltivazione. Nessuna bolletta della luce. La luce solare tende a
raggiungere più parti della pianta, se la crescita si verifica sotto un'esposizione diretta dei raggi. A differenza della crescita al coperto, le parti basse della pianta saranno sviluppate quasi come la cima.
All'aperto, fuori da una serra, ci sono molti fattori che possono distruggere il tuo raccolto. Il cervo cercherà di
mangiarle. Scoiattoli ed altri roditori lo stesso. Gli insetti vi si annideranno, ed il vento e la pioggia possono fare apezzi le tue piccole gemme se sono esposte a violenti temporali. Per queste ragioni l'erba al coperto può essere migliore di quella all'aperto, ma il miglior fumo che abbia mai assaggiato era quello cresciuto all'aperto, quindi pensaci bene: niente batte il sole.
Tira su un recinto e assicurati che stia in piedi. Fai visita alla tua piantagione almeno una volta ogni due
settimane, e preferibilmente più spesso se c'è carenza d'acqua.
E' una buona idea servirsi del terreno se non si possiede una serra, dal momento che le colture idroponiche sono meno affidabili fuori all'aria aperta, a causa soprattutto della forte evaporazione.
L'esposizione alla luce è un fattore molto importante nell'individuazione di un luogo per una serra o per un'area
all'aperto. Un coltivatore domestico avrà bisogno di sapere dove il sole splende per il periodo più lungo;
subentreranno anche la privacy ed altri fattori. Cerca di individuare un punto defilato che riceve luce piena
d'inverno da metà mattina a metà pomeriggio, almeno dalle 10 del mattino alle 4 del pomeriggio, preferibilmente dalle 8 alle 5. Ciò sarà veramente indispensabile se vivi a 30 gradi di latitudine nord (California) o superiori dal momento che d'inverno le giornate sono corte. Dal siccome la maggior parte dei giardinieri non vuole usare la serra nel cuore dell'inverno, puoi anche usare il sole invernale come un indice di buone esposizioni alla luce primaverile ed autunnale. Di solito il lato a sud di una collina riceve la maggior parte dei raggi solari. Inoltre, grandi aree aperte al sole sul lato nord della proprietà avranno buone esposizioni a mezzogiorno. Esposizioni ad est e ad ovest possono risultare buone se hanno una piena insolazione di mattina/pomeriggio e anche a mezzogiorno. Alcuni libri riferiscono che le piante rispondono meglio ad un'esposizione solare esclusivamente mattutina, e non altrettanto ad un'esposizione esclusivamente pomeridiana, così se devi scegliere tra le due, sappi che il sole di mattina è meglio.
Camuffa la tua serra come un capannone degli attrezzi, o struttura simile, usando soltanto un muro ed un tetto di plastica opaca bianca, PVC, Filon, o vetro, ed usa un materiale colorato alla stessa maniera per il resto del
capanno, oppure dipingilo di bianco o d'argento, per farlo somigliare a metallo. Cerca di farlo sembrare come sefosse stato sempre là, circondato da piante ed alberi per nasconderlo da occhi indiscreti quando viene investitodalla luce del sole.
Filon (fibre di vetro increspate) o pannelli in PVC possono essere impiegati all'aperto per coprire le giovani
piantine cresciute assieme nel giardino. Compra pannelli opachi da serra, e rendili opachi con una tintura bianca (ricavata dalla calce) o con una resina epossidica tinta di bianco o grigio e dipingili con uno strato sottile. Questo farà filtrare più luce solare del PVC o del Filon bianchi, ed in più nasconde le piante. Rivestimenti in resina epossidica conservano il Filon per molte stagioni in più di quanto altrimenti potrebbe durare. Permetterà inoltre di far sembrare il capanno rivestito di metallo, se dipingi i pannelli bianchi di Filon con uno strato sottile di resina tinta di grigio chiaro. La pittura andrà bene lo stesso, ma non potrà proteggere più di tanto. Curati di usare solo il minimo indispensabile, per ridurre il blocco dei raggi solari al minimo.
Scava un bel buco, non dipende dalla pianta poter penetrare l'argilla ed il pietrisco a meno che tu non sia sicuro della qualità dello strato superficiale del terreno dell'area. I prati erbosi avrebbero in linea di massima un buon suolo superficiale, ma il tuo prato dietro casa forse no. Solo questo può fare la differenza tra una modesta pianta alta un metro e mezzo e un mostro alto tre metri al momento del raccolto. Coltivare nel terreno è sempre meglio che coltivare in vaso, dal momento che la pianta nel terreno non sarà mai limitata nello sviluppo delle radici. Le piante cresciute nel terreno dovrebbero svilupparsi molto di più, ma richiederanno molto più spazio per ogni pianta, così secondo i piani, non potrai spostarle una volta piantate!
Potresti voler tenere le piante all'aperto in vasi in modo da poterli spostare facilmente. Un bel buco consentirà di introdurvi il vaso, in modo da ridurre l'altezza della pianta, qualora il livello del recinto fosse un problema. Molti coltivatori fanno notare che i vasi hanno salvato un raccolto che doveva essere spostato per alcuni inaspettati motivi (tecnici riparatori, stimatori, fuoco, ecc...).
E' sempre meglio sistemare un tetto sopra le tue piante all'aperto. Quando ero un ragazzino, avevamo piante che crescevano sopra la staccionata di confine del cortile di casa. Abbiamo cominciato a costruire un tetto di serra per loro, ed un pulotto ci ha beccati a trasportare assi di legno, e pensando che le stessimo rubando (anche se non era così) ha visto al di là recinto noi e le nostre amate piante. Siamo stati arrestati, perché le aveva scoperte. Se avesse visto un capanno coperto da un tetto invece, non ci sarebbe mai stato alcun problema. Morale della storia: costruisci il tetto prima che le piante sbuchino al di sopra del recinto! O falle crescere in modo che stiano al di sotto. Vivi e impara... Quando coltivi lontano da casa, in un terreno incolto, l'acqua è il fattore più determinante, dopo la sicurezza. L'acqua deve trovarsi nelle vicinanze, o vicino alla superficie del suolo, altrimenti la devi portare tu raccolta in recipienti. L'acqua è pesante e questo è un lavoro molto faticoso. Cerca di trovare un'area vicino ad una sorgente d'acqua se possibile, e procurati un secchio da tenere nelle vicinanze per portare l'acqua alla tua piantagione.
Un'idea bizzarra a questo riguardo è quella di trovare acqua di alta montagna, ad alta quota, e quindi incanalarla giù in un luogo più basso nelle vicinanze. E' possibile creare pressione dell'acqua in un tubo in modo analogo, e incanalarla in un sistema di irrigazione a gocce che pompa l'acqua alle tue piante in continuazione. Prendi una tanica di benzina da 20 litri e forala con tanti piccoli buchi. fai uscire un tubo dall'apertura principale e assicuralo in qualche modo. Seppellisci il barattolo di metallo in un fiume o ruscello sotto culla, in modo che sia occultata e sommersa. Immergi la tanica in un corso d'acqua o rigagnolo sotto degli anfratti, in modo che sia nascosto e sommerso. Immergi il tubo che esce dalla tanica e fallo scorrere giù dall'altura fino al tuo appezzamento. Una piccola opera di ingegneria può risparmiarti un bel po' di lavoro, e questa attrezzatura può essere usata anno dopo anno.
COLTIVAZIONE DI GUERRIGLIA
Coltivazione di guerriglia si riferisce alla coltivazione lontano dal proprio possedimento o in una remota
ubicazione del possedimento dove la gente raramente si aggira. E' possibile trovare luoghi che per una ragione o per l'altra non sono facilmente accessibili o sono proprietà private.
Cerca di coltivare lontano dalla tua proprietà, su una proprietà adiacente, in modo che se la tua piantagione viene scoperta, non sarà facile risalire a te. Se non è nella tua proprietà, nessuno ha testimoniato la tua presenza là, e non c'è alcuna evidenza fisica della tua presenza (impronte, impronte digitali, tracce, capelli, ecc...), allora è virtualmente impossibile perseguirti per un qualsiasi reato, anche se gli sbirri pensano di sapere a chi appartiene. Non confidare mai a nessuno cosa stai coltivando. La tua miglior difesa è quella di dire che stavi semplicemente passeggiando attraverso l'area, e che, notato qualcosa di strano, avevi deciso di dare un'occhiata, oppure porta con te una canna da pesca o un binocolo ed afferma di andare a pesca o di osservare gli uccelli. Non rivelare mai a nessuno dove sono localizzate le piante. Non portare visitatori a vederle, a meno che sia tempo di raccolto, e le piante debbano essere colte lo stesso giorno o in quello successivo. Accertati che le tue piante siano nascoste alla vista di chicchessia. Prendi una strada diversa per raggiungerle se non sono in una parte sicura della tua proprietà, e copri le tracce per far credere che non sia una zona praticata. Lascia dei segnali lungo il sentiero, in modo che la gente sul sentiero principale tenda a perdere le indicazioni per l'area coltivata. Non parcheggiare sulla strada principale, trova sempre un posto per parcheggiare che non desti sospetto nella gente che passa per la strada. Tieni sempre una cassetta di "pronto intervento" nell'area se non coltivi vicino a casa. Ogni ragione è buona per trovarsi sul posto; cerca quindi di avere tutti gli oggetti necessari per rendere credibili le balle che eventualmente hai raccontato.
Rovi e rametti di edera sono perfetti per aprirsi dei varchi attraverso. L'edera velenosa deve essere lavata via prima che si manifesti una reazione allergica. Il Teknu è una soluzione di sapone speciale che neutralizzerà l'edera velenosa prima che abbia tempo di reagire. Applica il Teknu immediatamente dopo il contatto e fatti una doccia entro 30 minuti. Cerca di piantare sotto alberi, in vicinanza di cespugli e tieni solo alcune piante per ogni singolo punto. Aggiustao guida le piante affinché si sviluppino ai lati o fai qualcosa per prevenire il classico "albero di Natale" che si nota nella maggior parte delle piante lasciate crescere senza guida. Fissando le cime al terreno consentirai ai rami delle piante di crescere verso il sole, ed aumenterai la produzione, con una stagione di crescita lunga abbastanza. Le piante possono crescere sotto gli alberi se il sole giunge con la giusta angolazione e illumina l'area per diverse ore al giorno. Le piante dovrebbero ricevere almeno 5 ore di luce solare diretta ogni giorno, ed altre 5 ore di luce indiretta. Cerca di procurarti scarpe che puoi usare sulle punte e cancella le impronte dei tuoi passi. Usa guanti chirurgici e cerca di non lasciare impronte digitali sui vasi e su altri oggetti che potrebbero farti identificare dalla pula... nel caso in cui la tua erba venga scoperta da passanti. Tira su un recinto, o le tamie, gli scoiattoli e i cervi mordicchieranno le tue piccoline fino a che non rimarrà nulla. Una rete di filo verde ed una di nylon per polli vanno molto bene e possono essere avvolte attorno agli alberi per creare una barriera impenetrabile. Controllale sempre ed eventualmente riparale ad ogni visita che fai al giardino. Una barriera di lenze da pesca, una a 50 cm e l'altra ad un metro di altezza terrà la maggior parte dei cervi lontano dal tuo raccolto.
Cereali per tartarughe gopher sono disponibili per le aree come le montagne della California settentrionale, in cui topi di bosco e tartarughe gopher mangeranno il tuo raccolto se solo tu concederai loro un'opportunità di farlo. Il miglior recinto del mondo non terrà i topi lontano dalle tue piante! Non usare sapone per tenere lontano i cervi perché attirerà i topi! (Il grasso del sapone è commestibile per loro.) Metti dei grani di veleno in una mangiatoia in cui solo i piccoli roditori possono entrare, in modo che gli uccelli e i cervi non possano mangiarli. Disponi il veleno in anticipo, prima di iniziare a piantare. I ratti devono mangiare i grani per diversi giorni prima che abbiano un qualche effetto su di loro. In definitiva, puoi trovare più facile coltivare all'interno di una serra sul retro del tuo cortile piuttosto che cercare di trattenere i ratti dal mangiare la tua piantagione all'aperto. Quando coltivi lontano da casa, in terreni incolti, l'acqua è il fattore più determinante, dopo la sicurezza. La quantità che puoi coltivare è direttamente proporzionale all'acqua disponibile. Se devi raccogliere acqua, portala in un zaino nel caso tu sia stato visto lungo il tragitto che porta alle tue colture; farai sembrare di essere soltanto un escursionista, non un coltivatore.
Trasportare le piante che hanno iniziato la crescita vegetativa nell'area di coltivazione è un aspetto molto
complesso della coltivazione all'aperto. Di solito, si comincia a coltivare le piante al coperto, o fuori nel giardino, quindi le si trasporta al luogo di coltivazione una volta che si sono saldamente formate. Può essere d'aiuto individuare e separare per prima cosa i maschi dalle femmine così non dovrai imbatterti nello sforzo di trasportare, piantare ed innaffiare le piante maschio.
Un suggerimento è quello di usare cubetti di lana di roccia da 8 cm per cominciare al loro interno le pianticelle, quindi metterne 20 di loro in una vaschetta, coprirla con un'altra vaschetta e trasportarle sul posto dove vorrai coltivarle. I cubetti possono essere piantati direttamente nel terreno. Se vieni beccato nel tragitto che ti porta alla piantagione, la scusa di andare a seppellire un gatto morto potrebbe essere efficace: ben pochi ti chiederanno di guardare un cadavere in decomposizione!
Sappiamo che un coltivatore all'aperto rinuncia ai semi. Fa molti sacrifici e gli piace praticare la clonazione, così comincia con 200 cloni nel suo ripostiglio, quindi li trasporta all'aperto in scatoloni fino al posto dove devono essere coltivati. Nessun maschio, nessuna differenziazione, nessuna ripulitura dalle erbacce, nessun seme che germina, nessuna impurità genetica, nessun raccolto dedicato ai semi, nessun problema di trasporto, travaso e innaffiamento delle piante, devi solo curarti di raccogliere in un secondo tempo, nessun incubo di impollinazione, nessuna fatica sprecata!
Nutrienti >
I nutrimenti per piante hanno tre elementi notevoli che si riveleranno il principale sostegno del tuo giardino: Azoto, Fosforo e Potassio Questi 3 ingredienti di solito sono elencati sull'etichetta frontale della confezione del nutrimento per piante nell'ordine di N-P-K (Nitrogen, Phosphorus, Potassium). Un nutrimento per piante 20-20-20 ha una concentrazione di azoto del 20%.
I nutrimenti secondari sono Calcio, Zolfo e Magnesio. Quantità in tracce di boro, rame, molibdeno, zinco, ferro e manganese.
A seconda dello stadio di crescita, diversi nutrimenti sono richiesti in momenti differenti. Per lo sviluppo delle radici e la germinazione, sono richiesti nutrimenti con alte concentrazioni di fosforo (high P) e basse concentrazioni di azoto e potassio. La crescita vegetativa ha bisogno di molto azoto, e l'orina umana è una delle migliori fonti, (miscela 250 millilitri di piscio per circa 4 litri d'acqua), anche se non è un fertilizzante completo di per se stesso. 20-20-20 con elementi in tracce dovrebbe renderlo tale; trovo molto valido il Miracle Grow Patio. Curati anche del livello di calcio, magnesio, zolfo e ferro. Questi sono importanti. Un cucchiaio da cucina di dolomite calcarea o idrato di calcio è usato in 4 litri di soluzione per la crescita quando un ambiente idroponico è inizialmente portato avanti, per fornire azoto, calcio e magnesio. Il sale inglese viene impiegato per migliorare i livelli di magnesio e zolfo nella soluzione. Il tabacco cresciuto con nitrato di potassio brucia meglio. Alimenti per piante con PN, fosforo e azoto, (P2N3) sono nutrimenti del tipo Miracle Grow. Questo è un fertilizzante eccellente per la crescita vegetativa, o anche durante il ciclo della fioritura. Considera comunque che il nitrato di potassio è anche noto come Salt Peter, ed è usato per quegli uomini cui viene meno il desiderio sessuale o sono impotenti, o anche nei manicomi. Così se alcune di queste sono destinate alla cottura, potresti usare emulsioni di pesce o altri fertilizzanti completamente organici su queste piante, almeno nelle ultime settimane di fioritura. La maggior parte delle soluzioni idroponiche dovrebbero essere nell'intervallo di 150-600 parti per milione in alimenti solidi disciolti. 300-400 ppm è il valore ottimale. E' possibile testare la tua soluzione o concime con un misuratore della conducibilità elettrica se non sei sicuro di ciò che somministri alle tue piante. Tieni presente che la maggior parte dei valori degli alimenti solidi disciolti sono di solito sul lato basso, e i livelli dei nutrimenti effettivi notevolmente più in alto. E' possibile con colture idroponiche passive, ottenere un
incremento dei nutrimenti dopo diverse concimazioni, al punto che l'ambiente idroponico è completamente saturo di nutrimenti. Alimenta la pianta semplicemente con acqua pura di quando in quando, fino a quando noti che le piante non sono tanto verdi, e quindi riprendi con l'alimentazione tradizionale. Il "pompaggio" si verifica quando usi più innaffiamenti per far crescere le piante più velocemente. Questo può essere rischioso se procedi in maniera imprudente, a causa dei problemi di sovrainnaffiamento potenziale. Deve
andarci piano e visionare le piante quotidianamente e inizialmente ogni ora, per essere sicuro di non innaffiare a dismisura le piante. Usa miscele di nutrimenti per piante più povere del normale, diciamo un 25%, ed assicurati di filtrarle una volta al mese e di fornire acqua pura alle piante almeno in ogni occasione in cui annaffi. Questo vale specialmente per le piante coltivate in un ambiente a base di terra. L'uso di nutrimenti per piante Oxygen Plus a bassa concentrazione (o un alimento a base di perossido di idrogeno) permette alle radici di respirare meglio e previene i problemi di sovrainnaffiamento. Controlla il terreno per essere sicuro che non ci sia alcuna anomalia nel PH che potrebbe essere dovuta al perossido di idrogeno nella soluzione. (Un coltivatore esperto mi ha detto che
non usa H2O2 (HP) a causa dei possibili problemi di PH. Questo non dovrebbe essere un problema se tieni d'occhio il PH e lo correggi nelle soluzioni dell'innaffiamento.) Assicurati che il tuo ambiente abbia un buon drenaggio. A questo punto se innaffi le piante sistemate nel terreno
una volta alla settimana, puoi innaffiare ogni 3-5 giorni invece di piantarle in un ambiente con un miglior
drenaggio. La perlite o la lava aumenteranno enormemente il drenaggio dell'ambiente e renderanno necessario un innaffiamento più frequente. Questo pomperà le piante; queste tenderanno a crescere più velocemente a causa del migliorato apporto di ossigeno alle radici. Assicurati che l'habitat della pianta sia asciutto prima di un nuovo innaffiamento, in questo modo la pianta cresca più velocemente.
Un'alternativa è usare una mistura di nutrimenti per piante standard (più forti) una volta ogni 3 innaffiamenti. I nutrimenti vengono trattenuti nell'ambiente ed immagazzinati nel suolo per un uso successivo. I nutrimenti vengono lavati via con 2 innaffiamenti consecutivi dopo e non si verifica l'accumulo di sali nel suolo (non applicarlo alle colture idroponiche).
Smetti di nutrire le piante 2 settimane prima del raccolto, in modo che le piante non abbiano il sapore del fertilizzante. (Questo vale anche per le colture idroponiche.)
AVVERTIMENTO: Non sovrafertilizzare. Farà morire le tue piante. Leggi sempre le istruzioni del fertilizzante che devi impiegare. Usa una quantità dimezzata se lo aggiungi all'acqua per ogni nutrimento in terra o in ambiente idroponico, se non sei sicuro di ciò che le tue piante possono assimilare. Passa gradatamente a concentrazioni più elevate di nutrimenti per tutto il tempo. I coltivatori novizi tendono a sovrafertilizzare le loro piante. I sali minerali si accumulano con il tempo a livelli più alti di nutrimenti disciolti. Usa acqua pura per alimentare le colture idroponiche se ritieni che la concentrazione sia troppo elevata. Filtra le piante che stanno nei vasi ogni mese. Se le tue piante sembrano divenire veramente verdi, non somministrare sostanze nutritive per un bel pezzo per accertarti che non siano sovraalimentate. PH E FERTILIZZANTi
Il PH può fare o disfare la tua soluzione nutritiva. Valori compresi tra 6.7-6.2 sono i più indicati per assicurare che non si verifichi alcun blocco dei nutrimenti. Le colture idroponiche richiedono una soluzione con PH corretto prima di metterle a contatto delle piante. L'acido fosforico può abbassare il livello di PH; la calce o la potassa
(carbonato di potassio) possono alzarlo quando diventa troppo acido. Acquista un misuratore di PH per 10 dollari ed usalo nel terreno, nell'acqua, e nell'ambiente idroponico per accertarti che con il passare del tempo non diventi alcalino o acido. Per ambienti molto neutrali puoi usare un po' di aceto per portarlo da un valore di pH 7 a 6.5 o giù di lì. La maggior parte dei fertilizzanti causa un cambiamento di pH nel suolo. Aggiungendo fertilizzante al terreno
quasi sempre si ha come conseguenza un pH più acido. Con il passare del tempo, l'accumulo di sali prodotti dalla scomposizione dei fertilizzanti nel suolo provoca un incremento progressivo dell'acidità del suolo ed alla fine la concentrazione di questi sali nel suolo arresterà lo
sviluppo della pianta e causerà un oscuramento delle foglie. Inoltre, quando la pianta invecchia le sue radici diventano meno efficienti nel portare nutrimenti alle foglie. Per evitare l'accumulo di questi sali nella terra ed assicurare che la tua pianta assimili tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno puoi iniziare a nutrire le foglie
della pianta quando ha raggiunto il mese e mezzo di vita. Disciogli il fertilizzante in acqua calda e spruzza la mistura direttamente sulle foglie. Le foglie assorbono il fertilizzante nelle loro nervature. Se vuoi continuare a mettere il fertilizzante anche nel suolo per nutrire le foglie, assicurati di non somministrare alle piante un'overdose di sostanze nutritive.
NUTRIMENTO DELLE FOGLIE
Il nutrimento delle foglie sembra essere una delle vie più facili per incrementare il raccolto, per velocizzare la crescita e la qualità in uno spazio ben ventilato, con o senza elevati livelli di CO2. Prepara semplicemente un infuso con escrementi di vermi, emulsioni di pesce, guano di pipistrello, o con molti altri nutrimenti per piante indicati per il fabbisogno alimentare durante gli stadi vegetativi e di prima fioritura. Non è raccomandato per la tarda fioritura, o sprecherai il materiale spruzzato tardi. Smetti di nutrire le foglie 2-3 settimane prima del raccolto. Lava le foglie
con acqua pura ogni settimana per prevenire l'ostruzione degli stomi delle foglie. Cibale quotidianamente. Il miglior momento del giorno per nutrire le foglie è dalle 7 alle 10 del mattino e dopo le 5 del pomeriggio. Questo perché gli stomi nella parte inferiore delle foglie sono ancora aperti. Inoltre, la temperatura ideale è di 22 gradi, e sopra i 25 non possono essere affatto aperti. Così trovati la parte più fresca della giornata, se fa caldo, e la parte
più calda se fuori fa freddo. Può essere che tu debba spruzzare le foglie alle due del mattino se è quella la parte del giorno più fresca. Lo spruzzatore usato deve atomizzare la soluzione in una nebbiolina molto fitta; tira fuori il tuo miglior spruzzatore ed usalo per questo scopo. Accertati che il PH sia tra 7 e 6.2. Usa bicarbonato di sodio per aumentare il PH della soluzione, ed aceto per diminuirlo. E' meglio spruzzare più spesso ed usarne meno per volta, che infradiciare le piante una volta ogni tanto. Usa un agente imbibente per prevenire la formazione di grosse gocce d'acqua, e di conseguenza che le foglie non si brucino come sotto l'azione di piccoli prismi riflettenti. Stai attento a non spruzzare su una lampadina accesa; meglio ancora, spruzza solo quando le lampadine si sono raffreddate (se bagni infatti una lampadina da troppe ore accesa e quindi molto calda, potrebbe scoppiare a contatto con una sostanza di gran lunga più fredda). Forse il miglior nutrimento per le foglie comprende l'uso di acqua di seltz e cibo per piante contemporaneamente. Così facendo, la CO2 e i nutrimenti sono forniti direttamente alle foglie con una sola spruzzata. Il nutrimento delle foglie è riconosciuto nella maggior parte dei testi specializzati come il metodo migliore per cibare una pianta una volta che i problemi di blocco delle sostanze nutrienti hanno iniziato a ridurre la capacità di assorbimento dalle radici.
AVVERTIMENTO!: è importante lavare le foglie che devono essere raccolte prima che si siano asciugate, se intendi mangiarle, dal momento che possono avere nitrati su di loro.
NOTA: Un coltivatore che ha letto questo documento ha commentato: "Le emulsioni di pesce puzzano. Il guano di pipistrello potrebbe essere molto antigienico. Tienti stretto il Rapid-Gro, il MgSO4 (sale inglese), la soluzione idroponica con elementi in tracce. I sali nitrati (l'"N" in NPK) non sono molto sani da fumare. Personalmente, io non nutro mai le foglie." Al di là di questo assennato commento, c'è molta saggezza nel mantenere organico, non tossico, un giardino. Personalmente, uso solo CO2 sulle mie piante idroponiche al coperto, e non nutro mai le foglie. Semplicemente non è necessario quando usi colture idroponiche. ANIDRIDE CARBONICA
Elevati valori di anidride carbonica possono aumentare considerevolmente la velocità di accrescimento, fino quasi a raddoppiarla. Pare che le piante si siano evolute nei periodi primordiali in cui i livelli naturali di CO2 erano molto più elevati di quelli odierni. La pianta si serve della CO2 nella fotosintesi per produrre zuccheri che usa per costruirsi i tessuti. Aumentare i livelli di CO2 significa aumentare la capacità delle piante di produrre questi zuccheri e il tasso di crescita della pianta viene considerevolmente incrementato. Produrre CO2 in sicurezza, a buon mercato e/o con convenienza può essere una pena, ed è difficile da allestire. La CO2 è molto utile per la fioritura, quando la pianta è molto densa ed attraversa il momento più critico per quanto concerne la circolazione dell'aria nelle foglie. Se tu coltivi durante la fase vegetativa rigorosamente al coperto, (portando poi le tue piante all'aperto per la fioritura), allora la CO2 non sarà un fattore determinante a meno che tu
non abbia una serra sigillata, un ripostiglio, uno sgabuzzino o una camera da letto, e desideri aumentare la produzione e ridurre il tempo di fioritura.
Per una operazione al coperto di medie dimensioni un approccio è quello di usare contenitori di plastica di CO2 presi dai fornitori a domicilio. Questo inizialmente ha un certo costo, ma relativamente poco costoso sul lungo periodo. Questi sistemi sono indicati solo se la tua area non è né troppo grande né troppo piccola. Il sistema di base a taniche di CO2 è di questo tipo:
Contenitore da 10 kg 100 dollari; Regolatore 159 dollari; Timer o regolatore 10-125 dollari; Il pieno di CO2 15-20 dollari
Caso peggiore: 395 dollari per l'installazione di un contenitore di CO2 sincronizzato ad un aspiratore da un termostato.
Si può produrre a basso costo CO2 bruciando gas metano. Comunque, il calore e il mo nossido di carbonio devono avere uno sfogo all'aria aperta. Si può ottenere CO2 acquistando o noleggiando bombole dai locali fornitori a domicilio. Se ti fanno domande, puoi dire di possedere un vecchio saldatore a casa che ti serve per aggiustare il tagliaerba (rimorchio, macchina, ecc...)
Per un piccolo sgabuzzino, un serbatoio potrebbe durare 2 mesi, ma dipende da quanto gas rilascia, da quanto la stanza è ventilata, ore di ciclo di luce, fessure nella stanza, livelli di arricchimento e metodi di dispersione. Questo metodo può risultare fatale per il tuo piccolo ambiente.
E' visto generalmente di buon occhio avere un piccolo flusso costante di CO2 sulle piante durante tutto il tempo in cui la luce è accesa, diffusa direttamente sopra le piante durante il tempo i cui i ventilatori sono spenti. Ci sono dei sistemi per conservare la CO2, ma questi possono costare un bel gruzzoletto. Quando la luce è spenta non c'è bisogno di CO2, così durante la fase della fioritura, ne userai la metà come se avessi il solenoide della CO2 collegato al timer della luce. Quando il ventilatore è acceso per il ricircolo, allora la CO2 viene interrotta. Questo
può essere praticato per metà del tempo in cui la luce è accesa, in modo da incidere sui tempi di esposizione delle piante e sulla quantità di gas che realmente bisogna impiegare.
In un ambiente chiuso, usare bombole di gas è la cosa migliore, dal momento che la produzione si somma all'effetto serra, e anche la CO2 in bombola viene catturata come parte del processo produttivo di molti materiali, e quindi riciclata. Fermentando, i generatori di CO2, e i metodi del bicarbonato di sodio e dell'aceto producono tutti nuova CO2 che incrementa l'effetto serra.
E' possibile la creazione di CO2 dalla fermentazione e dai generatori. Un semplice generatore di CO2 potrebbe essere una stufa alimentata a propano. Questo funzionerà bene, per tutto il tempo in cui i gas potranno diffondersi nell'area di coltivazione, ed un ventilatore verrà impiegato per tenere in circolo la CO2 calda (che sale) e disponibile
in basso al livello delle piante. Il fuoco e gli scarichi prodotti dalla stufa costituiscono anche un problema. Una stanza che deve essere ventilata per il 50% del tempo per liberare l'ambiente dal calore di una lampada e della stufa non riceverà tanta CO2 quanta una stanza che può essere lasciata senza ventilazione per diverse ore alla volta. Comunque, i generatori di CO2 sono l'unica strada da prendere per operazioni su larga scala. La fermentazione o l'aceto sul bicarbonato di sodio funzioneranno se non avrai molti cicli di ventilazione, ma se hai abbastanza calore da costringerti a fare costanti o regolari ventilazioni, questi metodi non risulteranno più pratici. Soltanto versa l'aceto sul bicarbonato di sodio e chiudi la porta, (perdi la tua CO2 tanto presto quanto più
ventili l'area). Questo metodo lascia molto a desiderare, visto che non è facile regolarlo automaticamente, e richiede un'attenzione quotidiana. E' possibile comunque creare CO2 dalla fermentazione, lascia il vino diventare aceto, e versalo sul bicarbonato di sodio. E' il sistema più conveniente sotto il profilo economico per la maggior parte dei coltivatori da sgabuzzino, per i quali 400 dollari nel mettere in piedi la produzione di CO2 sono davvero una mazzata.
Durante la fermentazione, il fermento continuamente si autoelimina; occupa molto spazio. Hai bisogno di un bidone capiente per aggiungere costantemente acqua, in modo che i livelli dell'alcol non si alzino quanto basta per eliminare il fermento. Lo zucchero viene impiegato per raggiungere velocemente questo scopo, ed un sacco da 5 Kg costerà 3,50 dollari o giù di lì al massimo in 2-3 settimane circa. E' anche difficile stimare cosa accade a lungo andare e a quanto ammonta realmente la produzione Un tubo che fuoriesce dalla cima e arriva in una vaschetta d'acqua formerà bolle e dimostrerà che si è verificata una produzione di CO2. Prova il bicarbonato di sodio mescolato con aceto, 1 cucchiaino: circa 30 cc. Questo reagirà provocando bollicine e gorgoglii quando liberi la CO2. Fallo solamente quando hai chiuso la porta che dà sulle tue piante. Una via MOLTO più conveniente per procurarsi CO2 si basa su 50 grammi di zucchero in una bottiglia da 2 litri di acqua (sterilizzata la prima volta con candeggina ed acqua, quindi risciacquata), più alcuni centilitri di piscio (!) o, se insisti, fermenti nutritivi presi da un semplice fornitore di birre a domicilio. Aggiungi i fermenti di birra, sbatti bene
e mantienilo a 25 gradi. Passate 2 settimane o giù di lì produrrà circa 15 grammi di CO2 per ogni 30 grammi di zucchero impiegati. Guadagnerai un po' per volta, iniziando uno nuovo ogni 3 giorni o giù di lì. Con l'aggiunta di CO2 la crescita è fenomenale!!! Ho misurato di persona una crescita di 38 cm in 8 giorni sotto una lampadina HPS da 250 watt (con tubolari luminosi, a fissaggio orizzontale).
Un buon contenitore è un bricco in plastica di latte da 4 litri, con un beccuccio sul tappo. Inoltre, la chiusura del passaggio di aria da una parte del tubo luminoso acceso nel bricco riempito con acqua tiene lontani i batteri e dimostra che la fermentazione è in atto.
Una variazione possibile è quella di spruzzare acqua di seltz sulle piante due volte al giorno. Alcune celebrità del settore però non lo raccomandano, ricevendo di conseguenza incredibili cazziatoni da parte di chi, una volta provato, ha riscontrato dei miglioramenti nel raccolto. E' ovvio che ognuno vorrebbe adoperarsi solamente per un piccolo sgabuzzino non ventilato, ma potrebbe andare bene solo in alcuni casi. Potrebbe risultare oneroso con molte piante da spruzzare. Usa acqua di seltz, non bicarbonato di sodio in barrette, dal momento che contiene più sodio che potrebbe ostruire gli stomi delle piante. Lava le tue piante con acqua pura dopo 2 o 3 spruzzate di seltz.
C'è molto lavoro, e non puoi automatizzarlo, ma forse è un bene! Ricorda, stare con le piante è una bellissima esperienza, e ti avvicina alla tua spiritualità e alla terra. L'acqua di seltz viene venduta nella maggior parte dei negozi di generi alimentari (Io l'ho comprata al Lucky's a 0.79 dollari per una bottiglia da 2 litri). Il bicarbonato di sodio in tavolette andrà bene lo stesso se proprio non hai acqua di seltz, ma ha il doppio del sodio rispetto all'acqua di seltz. Una soluzione veramente diluita di Miracle Grow può essere spruzzata sulla pianta insieme all'altra. Una delle caratteristiche dell'uso di acqua di seltz è che incrementa i livelli di umidità. Assicurati di ventilare l'ambiente umido durante il ciclo di buio, o potresti rischiare la formazione di funghi ed un aumento eccessivo della lunghezza degli internodi.ATTENZIONE: Non spruzzare troppo vicino ad una lampadina calda! Spruzza solo verso il basso, oppure prima spegni la luce.
Anche se l'arricchimento con la CO2 può significare un incremento della produzione del 30-100%, la scocciatura, il costo, lo spazio, il pericolo ed il tempo impiegato possono rendere una ventilazione costante o molto costante un'alternativa molto invitante all'arricchimento. Finché la pianta ha l'opportunità di assimilare nuova CO2 di continuo, da aria che ha oltre 200 parti per milione di CO2, le piante avranno tutti i nutrimenti indispensabili per la fotosintesi. La maggior parte degli sgabuzzini avrà bisogno di un ricambio di nuova CO2 ogni due o tre ore, perlomeno. Quasi tutte le città hanno concentrazioni molto elevate di CO2 nell'aria, ed alcuni coltivatori trovano che iniezioni di CO2 in circostanze simili non sono necessarie. Alcuni coltivatori hanno scritto su High Times che elevate concentrazioni di CO2 nella stanza dedicata alla coltivazione in prossimità del periodo del raccolto diminuiscono la potenza del fumo. Può essere una buona idea
terminare la somministrazione di CO2 due settimane prima del raccolto.
VENTILAZIONE
Devi ventilare molto se usi una lamp ada HID, meno per quelle a fluorescenza. Inoltre, la produzione di umidità richiede almeno una ventilazione di pochi minuti al giorno. Per una stanza con una lampada calda che produce calore rapidamente, la miglior ventilazione sarebbe una che libera la stanza in 5 minuti, quindi uno stop di 25 minuti prima di eseguire una nuova ventilazione, o allo stesso modo, una ventilazione di 3 minuti con 12 minuti di pausa e via di seguito. Il trucco sta nel trovare un timer che svolgerà questo compito. Non è facile da reperire e non è economico. Una volta che hai bisogno di regolare acceso/spento e viceversa la CO2 con il ventilatore, fai un pensierino ad un regolatore climatico per circa 100 dollari.
Alternative possono essere un termostato che accende un ventilatore quando si è raggiunta una data
temperatura, e lo spegne quando la temperatura scende di 4 gradi. Ma è una pizza coordinare la diffusione di CO2 con questo, dal momento che non sai quando il ventilatore si accende. 39 dollari per un termostato del genere, ma sincronizzarlo alla CO2 con un relé a rivelazione di voltaggio costa 100 dollari per l'interruttore bell'e pronto, così in sostanza il controllore ambientale a 100 dollari è più conveniente. Tutto ciò di cui hai realmente bisogno è un ventilatore che purifica l'aria in pochi minuti, un commutatore di temperatura che accende e spegne il ventilatore, ed un interruttore inverso che disattiva e attiva la produzione di CO2. Se puoi ventilare la stanza veramente in poco tempo ed il calore non si produce troppo in fretta, la CO2 può essere diffusa in maniera lenta, continua, e
potrebbe essere prodotta tra i periodici e rapidi cicli di ricambio dell'aria. Si possono usare due timer sincronizzati, ma il solo sistema a buon mercato disponibile è l'intervallo di 30 minuti,
dunque 48 scatti per 24 ore. In questo modo io posso avere un ventilatore che gira per 30 minuti, quindi spento per altri 30. Posso anche sincronizzarlo alla luce in modo da non dover essere costretto a ventilare quando la lampada è spenta. Posso sincronizzarlo ad un identico timer che attiverà la CO2 durante il tempo in cui il ventilatore non è acceso, e viceversa. Sarebbe difficile sincronizzarli a meno di 5-10 minuti, ma almeno ci sarebbe una soluzione possibile e poco costosa. 20 dollari per due di questi timer. Comprare ventilatori per far circolare l'aria è costoso, ma io mi sono semplicemente recato da liquidatori locali di componenti elettronici che avevano ventole d'occasione per 5-10 dollari, e così sono riuscito ad ottenere un risparmio effettivo di 50-70 dollari rispetto al prezzo di ventilatori nuovi in un negozio di articoli per giardinaggio. Un buon ventilatore manterrà l'umidità e la temperatura a valori bassi, e diffonderà la CO2 alle tue piante con l'apporto di nuova aria.
Anche la circolazione interna dell'aria è realmente indispensabile. Si dovrebbe usare un ventilatore basculante per far circolare l'aria all'interno della stanza di coltivazione, per aiutare il ricircolo della CO2. In più manterrà bassa l'umidità, permettendo all'aria di assorbire più umidità, riducendo così il rischio di funghi. Un ventilatore a muro non porterà via spazio prezioso dal pavimento. Le migliori stanze di coltivazione hanno la massima circolazione dell'aria all'interno.
COLTURE IDROPONICHE >
La maggior parte dei coltivatori riferisce che un sistema idroponico svilupperà le piante più velocemente rispetto ad un sistema tradizionale a base di terra, dando alle piante le stesse caratteristiche genetiche e condizioni ambientali. Questo può essere dovuto ad una maggiore attenzione e controllo dei nutrimenti, e ad un più ricco apporto di ossigeno. Le piante possono respirare con più facilità, e per questo, impiegano meno tempo per crescere. Un rapporto indica come le piante che hanno cominciato nella terra, maturate dopo le piante idroponiche, partono con due settimane di ritardo! Una rapida crescita garantisce una maturazione anticipata e un periodo di crescita totale per il raccolto più
ristretto. Inoltre, con misture di terra, la crescita della pianta tende a rallentare quando le piante iniziano a fissarsi alla terra con le radici. Le colture idroponiche assicurano inoltre, una rapida crescita senza interruzioni per un trapianto in blocco ed elimina il lavoro e i materiali del ripiantare nel vaso qualora la lana di roccia fosse già usata.
I sistemi idroponici di gran lunga più facili da usare sono lo stoppino e i sistemi a serbatoio. Questi sono indicati come Metodi Idroponici Passivi, perché non richiedono alcun sistema di distribuzione dell'acqua su una scala attiva (pompa, drenaggio, misuratore di flusso e corso). Questi sistemi si basano sul fatto che tu puoi portare l'acqua nei punti che preferisci se l'ambiente e le condizioni primarie sono corretti. Il sistema dello stoppino è più complesso del sistema del serbatoio, dal momento che gli stoppini devono essere tagliati e sistemati nei vasi, devono essere scavati nei vasi buchi corretti, e bisogna ricavare dello spazio per sistemare le piante sopra il serbatoio dell'acqua. Questo può essere più semplice con due secchi, uno sistemato dentro all'altro, o una piscina in gomma per bambini con mattoni all'interno su cui sistemare i vasi, elevandoli oltre la soluzione nutriente.Trovo che l'installazione dello stoppino sia più funzionale del sistema del serbatoio. L'installazione iniziale è laboriosa con gli stoppini, e le piante si sviluppano maggiormente in altezza nella stanza, occupando prezioso spazio verticale. La base del vaso non può restare molto stabile in confronto ad un sistema a serbatoio, ed una pianta rovesciata a terra non sarà mai uguale ad una pianta intatta, a causa dello stress e dello shock del recupero. Il sistema del serbatoio ha bisogno solo di un buon ambiente adattato al compito, ed una pentola in cui mettere un vasetto. Se si usano strisce di lana di roccia, mezza striscia di lana di roccia da 30 centimetri sta perfettamente in una vaschetta tipo una lettiera per gatti. Le radici si sviluppano per via orizzontale (fortunatamente) ed hanno a disposizione molto spazio per crescere. Le piante cresciute in questa maniera sono molto robuste perché ricevono molto ossigeno alle radici. Le piante cresciute con il sistema idroponico a serbatoio si sviluppano con un ritmo analogo a quello del metodo degli stoppini o di altri metodi idroponici attivi, con molto meno impegno richiesto, dal momento che è di gran lunga il più semplice dei metodi idroponici. Le piante possono essere annaffiate e nutrite soltanto con una soluzione che fluisce nel serbatoio ogni pochi giorni. Le vaschette occupano veramente poco spazio verticale e sono facili da maneggiare e da spostare.
In un metodo idroponico tradizionale, le vaschette sono riempite con una mistura di lava/vermiculite in un rapporto di 4 a 1. Si aggiunge 'Dolite Lime', un cucchiaio per gallone (circa 4 litri). Questo sistema fermerà e accumulerà acqua, anche se è dotato di un eccellente drenaggio ed anche della capacità di immagazzinare aria. E comunque, non è molto riutilizzabile, come anche è difficile da riprendere e sterilizzare dopo il raccolto. Usa lava di piccole dimensioni, quelle di un pisello di 7,5/20 cm per intenderci, e lava via la polvere, più e più volte, fino a
quando se ne è quasi tutta andata. Bagna la vermiculite (asciutta è pericolosa, indossa una maschera) e mescolala nelle vaschette. Le vaschette quadrate sono più capienti di quelle rotonde. La vermiculite si depositerà sul fondo dopo ripetuti innaffiamenti dall'alto, in modo che solo l'acqua proveniente dall'alto di quando in quando laverà qualche deposito di minerali, perciò aggiungi più vermiculite in cima che sul fondo. Fai dei buchi sul fondo delle vaschette, ed aggiungi acqua al vaso. Si fermerà alle radici e le piante avranno tutto il necessario per fiorire.
Il serbatoio viene riempito con 4-8 cm di acqua e sistemato in modo che l'acqua si ritiri tra un innaffiamento e l'altro. Quando possibile, usa meno soluzione e più spesso acqua, per girare più ossigeno alle radici nel minor tempo possibile. Se parti per le vacanze, riempi semplicemente i serbatoi fino all'orlo, e le piante avranno un apporto d'acqua per almeno 2 settimane.
Un mezzo idroponico veramente eccezionale è la schiuma floreale Oasi. Crea molti buchi in essa per aprirla un po' e comincia all'interno la coltivazione delle piante/cloni, passando dal blocco di schiuma alla lana di roccia in seguito per gli stadi di crescita più avanzati. Molti preferiscono la schiuma floreale, siccome è inerte, e non aggiunge alcun fattore PH. Purtroppo è costosa, e tende a sbriciolarsi facilmente. Non sono inoltre sicuro se sia molto riutilizzabile, ma sembra che sia un prodotto popolare nei negozi di giardinaggio.
Si può piantare con più facilità con mezzi idroponici che richiedono poca manutenzione come la lana di roccia. I pezzi di lana di roccia possono essere riutilizzati in tempi successivi, e sono preconfezionati per usarsi in colture idroponiche. Alcuni vantaggi della lana di roccia sono costituiti dal fatto che è impossibile eliminare l'acqua e non c'è bisogno di trapianto. Sistema soltanto la scatola della pianta in cima ad una più grande di lana di roccia e goditi il tuo tempo libero extra.
Alcuni si trovano meglio a risparmiare denaro non acquistando lana di roccia ma impiegando il tempo a piantare in terra o in sistemi idroponici come la miscela vermiculite/lava. La perlite va bene, visto che c'è molta luce. La perlite può essere usata al posto o in aggiunta alla lava, che deve essere risciacquata ed è molto più pesante. Ma la lana di roccia ha molti vantaggi che non sono apprezzati fino a quando si è costretti ad impiegare diverse ore a trapiantare in vasi più grandi; pensaci due volte. Non è molto costosa, ed è riutilizzabile. E' più stabile della schiuma floreale, che si schiaccia e si sbriciola facilmente. La lana di roccia trattiene l'acqua 10 volte di più della
terra, inoltre è impossibile eliminare l'acqua, perché trattiene sempre un'alta percentuale di aria. Soluzione migliore di tutte, non c'è bisogno di alcun travaso; sistema solamente una scatola di partenza in un cubo di lana di roccia destinata alla crescita, e quando la pianta diventa molto grande, sistema questa scatola su un pannello di lana di roccia. Dal momento che la lana di roccia è facilmente riutilizzabile più e più volte, il costo viene diviso per 3 o 4
raccolti, e finisce per costare non più della vermiculite e della lava, che sono molto più difficili da recuperare per un uso intensivo, da sterilizzare e riutilizzare (ritravasare) in confronto alla lana di roccia. La vermiculite è anche molto pericolosa quando asciutta, e finisce per disperdersi in coltri e nell' aria quando la tocchi (anche bagnata), dal momento che si asciuga sulle dita e diviene volatile. Per questa ragione non è consigliabile la vermiculite al coperto.
Gli svantaggi della lana di roccia sono relativamente pochi. E' a PH alcalino, così devi usare qualche cosa nella soluzione nutriente per renderlo acido (5.5) in modo tale da portare i valori della lana di roccia dal 7.7 al 6.5 (l'aceto funziona bene.) E' irritante per la pelle quando è asciutta, ma non è un problema quando è bagnata. Per pretrattare la lana di roccia per piantare, immergila in una soluzione di emulsioni di pesce, minerali in tracce ed acido fosforico (PH basso) per 24 ore, quindi risciacqua. Questo diminuisce la richiesta di PH che si verifica in seguito, quando tamponi il PH della lana di roccia per renderlo abbastanza neutro. Le colture idroponiche dovrebbero essere impiegate al coperto o in serre per velocizzare la crescita delle piante, per ottenere così più gemme in meno tempo. Le colture idroponiche ti permettono di annaffiare le piante giornalmente, e questo accelererà la crescita. La differenza principale tra una coltura idroponica e una in terra è che
terreno idroponico o "ambiente" viene impiegato per trattenere l'umidità, ma smaltisce bene, e così non c'è nessun problema di sovrainnaffiamento connesso ad una irrigazione continua. Inoltre, le piante cresciute idroponicamente non ricavano i nutrimenti dal suolo, ma dalla soluzione usata per innaffiare le piante. Le colture idroponiche riducono la preoccupazione di incrementare i minerali nel suolo, e la carenza di ossigeno che può soffocare le radici, così la lisciviazione non è normalmente con le colture idroponiche. Le colture idroponiche permettono di usare contenitori più piccoli per piante della stessa dimensione, in confronto alla crescita in terra. Un vaso da 3 litri può facilmente essere usato per portare una pianta cresciuta idroponicamente alla maturazione. Questo sarebbe difficile da realizzare nella terra, dal momento che i nutrimenti vengono subito consumati e le radici vengono private dell'ossigeno quando fissano a terra le radici. Questo problema non sembra verificarsi quasi più rapidamente per le piante idroponiche, dal momento che le radici possono ancora assorbire nutrimenti da una alimentazione a soluzione costante, e l'ambiente trasmette ossigeno molto più prontamente quando le radici si fissano nel piccolo contenitore.
Il nutrimento delle piante deve essere somministrato con molti innaffiamenti, e garantisce al giardiniere di controllare scrupolosamente quali nutrimenti hanno a disposizione le piante nei vari stadi della crescita della pianta. L'innaffiamento può essere automatizzato per certi aspetti con un semplice ed economico apparato diinnaffiamento a gocce, in modo da avvantaggiarsene quando possibile.Le colture idroponiche affretteranno il tempo di crescita, così ci vorrà meno tempo tra la semina e il raccolto. Ha senso usare semplici tecniche idroponiche passive quando possibile. Le colture idroponiche non sono certo indicate per la coltivazione all'esterno, a meno che non si possieda una serra. ATTENZIONE: è necessario badare con molta cura alle piante per assicurarsi che non perdano molta acqua e si secchino durante la fase della crescita idroponica, altrimenti le radici saranno compromesse. Se non sei in grado dioccuparti del giardino ogni giorno, accertati che le vaschette siano riempite a sufficienza fino al tuo prossimo ritorno, oppure potresti perdere con estrema facilità il tuo raccolto.I metodi idroponici (attivi) più tradizionali non vengono trattati qui. Non vedo un qualche punto nella loro messa in opera più difficile del necessario. E' indispensabile cambiare la soluzione ogni mese se la fai circolare tramite un pompa, ma il sistema del serbatoio elimina questo problema. Risciacqua soltanto il recipiente una volta al mese o giù di lì per prevenire la formazione di sali annaffiando dall'alto della vaschetta o cubo di lana di roccia con acqua pura. Cambia i nutrimenti della pianta spesso per evitare carenze nutritive nelle piante. Consiglio di usare 2 diversinutrimenti per piante per ciascuna fase della crescita, o 4 nutrimenti in totale, per ridurre i casi di carenza di una qualche sostanza. Cambia la soluzione più spesso se osservi che il PH cala rapidamente (troppo acido). A causa dello scambio dei cationi, la soluzione tenderà a diventare troppo acida col tempo, e questo causerà una indisponibilità di nutrimenti alle piante. Controlla il PH dell'ambiente di crescita ogni volta in cui annaffi per accertarti che non si verifichi alcuna perdita di PH. Con elevate concentrazioni di umidità nell'ambiente idroponico è probabile la formazione di alghe all'interno dei vasetti. Le alghe trasformeranno il pannello di lana di roccia di un colore grigio scuro. Per prevenire questo, stendi una pellicola plastificata sui bordi superiori del pannello di lana di roccia, con dei buchi aperti per farci sporgere all'esterno di essa le piante. E' facile tagliare un pannello impacchettato di lana di roccia in due pezzi, quindi taglia le estremità della plastica che sporgono da ogni pezzo. Ora hai due pezzi di lastra, ciascuno rivestito di plastica eccetto le estremità. Quindi incidi 2 o 3 buchi di 10 cm quadrati in cima per metterci sopra i cubi, e sistema ciascun pezzo in una vaschetta pulita. Ora sei in grado di trattare la lana di roccia come descritto sopra nel capitolo riguardante l'anticipazione della semina.
Se coltivi in vasi, vaschette, uno strato di ghiaia sulla cima del vaso può aiutare a ridurre la formazione di alghe, dal momento che assorbe l'acqua molto rapidamente. Le alghe sono soltanto fastidiose e brutte da vedere; non arrecheranno alcun danno alle piante.
"Guida X riconoscere piante femmina in modo sicuro e veloce." Distinguere : Piante Femmine e maschio!
Spesso navigando sul forum trovo persone che chiedono informazioni per riuscire a riconoscere le piante maschio dalle femmine, quindi dopo tanto tempo ho deciso di fare una püaginetta per spiegare un po' le differenze principali e i sistemi per riconoscerle in tempo.
Partiamo dal seme:
Alcuni pensano che sia possibile riconoscere il sesso delle piante dal seme,è impossibile,non esiste nessun sistema per determinare il sesso tramite i semi,chi afferma il contrario sbaglia senza dubbio.
Inoltre esistono i semi femminizzati, tra questi semi vi è una percentuale più alta probabilità di generare piante femmine, ma non come molti credono 100% femmina, la pianta per sua natura tende ad ermafroditismo quando non ci sono piante dell'altro sesso.Quindi anche se avete semi femminizzati state comunque attenti a eventuali maschi o ermafroditi!
Le Piante in crescita:
Nel caso delle piante in crescita è difficile distinguere le femmine dai maschi.Un esperto potrebbe riuscirci tramite l'osservazione di eventuali pistilli precoci, ma probabilmente chi leggerà questa pagina dovrebbe essere alla ricerca di un metodo facile e sopratutto sicuro per scartare i maschi dal proprio raccolto.Non credete alle classiche storie di chi dice di saper distinguere i maschi dalle femmine tramite le foglie.Sarebbe davvero una brutta sorpresa scoprire di aver ucciso piante femmina credendole dei maschi,ed è per questo motivo che non voglio accennare più di tanto alla questione dei pistilli precoci o prefiori.
Come dico spesso, nella coltivazione la cosa più importante è la pazienza, siate pazienti e sarete ripagati.
Distinguere il sesso:
Come abbiamo visto sopra distinguere le femmine prima della fioritura è molto difficile e in alcuni casi completamente impossibile.Riconoscere le piante in indoor è più semplice perchè ,siete voi che decidete quando farle fiorire, quindi dopo 7-10 giorni di fioritura con fotoperiodo di 12/12, potrete divertirvi cercando i primi maschi da sfoltire.Và detto per non indurvi in inutili preoccupazioni, che solitamente i maschi fioriscono un po' prima rispetto a femmine ed ermafroditi così avrete tutto il tempo di separarli evitando impollinazioni indesiderate.
Manuale mini guida alla corretta pulitura della canapa. Prima di tutto vorrei fare una premessa , avere una propria coltivazione é di per se motivo di benessere ed orgoglio, lo é ancor piu' se la coltivazione porterà buoni risultati. Ovviamente anche il modo in cui viene pulita la canapa é importante infatti una canapa pulita male solitamente é sinonimo di scarsa qualità... le regole fondamentali sono semplici bisogna pulire subito la pianta appena tagliata e non attendere ore o peggio farla essicare con le foglie, infatti perderebbe in sapore e nell'aspetto.
Materiale necessario :
Forbici ben affilate
Olio per ungere le forbici
Ev guanti in latex per non sporcarsi
In ogni caso sia per chi ha qualche piantina che per chi ha molte piante é importante non essere troppo fusi prima di iniziare altrimenti il tutto potrebbe durare anche molte molte ore (per pulire quello che sarà un kg di erba secca ci vogliono circa 4 ore ad un amatore-esperto). Non tagliate tutte le piante ma una alla volta, dovreste cercare di non far passare troppo tempo tra il taglio dal vaso e la pulitura, perchè la canapa una volta tagliata appassisce in fretta e le foglie diventano difficili da tagliare,inoltre per velocizzare l'operazione vi consiglio se la pianta é grande di dividere i rami dal tronco principale. Particolari segreti non ce ne sono bisogna partire dalla parte inferiore della pianta tagliando tutte le foglie, la pianta deve essere completamente pelata il verde delle foglie non deve vedersi .Non abbiate paura di rovinare la pianta andateci pesante con le forbici sopratutto con l'outdoor che é davvero piena di foglie, fin che la pianta é fresca la cima é soda e non è possibile tagliarla per errore,mentre chi la fa seccare prima di pulirla oltre che rovinarne gusto e aspetto rischia di rovinare le cime durante la pulizia .Una volta pulito tutto il raccolto é il momento di appendere,ma questo nel prossimo capitolo l' ESSICAZIONE. Comunque visto che a volte le spiegazioni risultano compilcate da capire ho fatto qualche foto.e.animazione per farvi capire meglio come si dovrebbe fare...
Consigli per una buona essicatura della canapa...
infatti su questo tema se ne sentono di cazzate c'è chi parla di farla essicare nella carta imballata come un sacchetto di castagne calde ,c'è chi consiglia di seccarla a testa in giu' praticando dei fori sul ramo c'è addirittura chi cosparge di miele i gambi dei rami ...tutte queste soluzioni possono sembrare "divertenti" ma sono totalmente inutili .La sola cosa utile che potete fare é mettere la canapa ad essicare appesa ad un filo in un posto con un buon ricambio d'aria possibilmente al buio-ombra.
Guida alla produzione casalinga dell' hashish
Metodi di estrazione dell'hashish dalla marijuana :
autoproduzione hashish metodi di produzione hashish ascisc fumo pot ciocco moffo fare l'hashish in casa
Questo piccololo manuale-guida , spiega in modo semplice come estrarre hashish dalla marijuana. sicuramente non vi renderà ricchi , infatti
alle nostre latitudini é difficile fare delle grosse produzioni tali da permetterne un successivo spaccio.
Di seguito cercheremo di spiegare in modo semplice come andrebbe fatto il " polline " e tutti gli altri tipi di
moffo chiaro. Và detto che non c'è nulla di piu' triste che incontrare un fumatore che non sà da cosa si
ricava l'hashish, in Svizzera (dove abito) succede spesso...
Per preparare 8-10g di hashish di ottima qualità occorrono circa 100-120g di canapa ben secca. Noi consigliamo di non utilizzare mai i fiori migliori ma solo cime scarse (magari quelle cresciute nella perte bassa della pianta) e le foglie piccole (belle resinate) vicino ai fiori .
Materiale necessario X la produzione di 8-10g di hashish di ottima qualità:
-100-120g di fondi di canapa (foglie e rimasugli di cannabis)
-una bacinella di plastica a pareti lisce (tipo di 50 cm di diametro)
-una maglietta vecchia senza buchi/ lenzuolo tagliato / tovaglia ecc
-un sacco di plastica
-una plastica del pacchetto delle sigarette (mutanda)
Preparazione:
Prima di tutto pulire bene la bacinella di plastica e assicurarsi che sia ben asciutta.
Una volta pulita la bacinella infilatela nella maglietta e create una sorta di tamburo(FOTO).
Questo passo é il piu' difficile dovete riuscire a tendere la maglietta sopra la parte
aperta della bacinella di seguito fissare la maglietta legando tra loro le due estremità
usate per tenderla, in questo dovreste ottenere una sorta di tamburo che al posto della
pelle ha la vostra maglietta. Praticamente la maglietta servirà a filtrare la materia fine (hashish)
da quella grossa (cannabis). A questo punto potete stendere l'erba sulla maglietta tesa, prendete
ora il sacchetto di plastica che avevate preparato e usatelo a mo' di cappuccio sulla bacinella (FOTO),
in questo modo eviterete di spargere ovunque la canapa. Una volta fissato il sacchetto in modo da
non far fuoriuscire canapa ovunque, potete iniziare a picchiettare sul sacchetto in modo da agevolare
il distaccamento delle particelle di resina dalle foglie e fiori ,continuate a battere leggermente con la
mano o un cucchiaio per almeno 10 minuti. Ora se tutto é stato eseguito correttamente dentro la
bacinella dovreste trovare della polvere di hashish vergine. Se la polvere é troppo poca eseguite
nuovamente il procedimento magari tendendo maggiormente la maglietta, ripetere l'operazione anche piu'
volte fino ad ottenere circa 8-10g di hashish. Una volta ottenuta la polvere vi conviene passarla in un setaccio fine (colino) per separare eventuali residui indesiderati dalla sublime polvere. A questo punto mettete la polvere di hashish nella plastichina delle sigatette cercando di comprimerla un po a mano in modo omogeneo. Ora passiamo all'ultima fase di lavorazione:
- LA PRESSA (FOTO)
Esistono diversi modi per pressare l'hashish ma il migliore che conosco che tutti possono fare é la pressa a caldo, si tratta infatti di pressare quanto possibile a mano la polvere di hashish dentro alla plastica delle sigarette e di seguito chiudere la parte sopra della mutanda (la plastica delle sigarette) a mò di pacchetto, con una striscia di nastro adesivo, a questo punto serve un foglio di carta dimensioni a4 da usare come carta da imballaggio per ricoprire il pacchetto di plastica contente la polvere precedentemente "pressata" a mano. Una volta imballato il tutto con la carta chiudere bene con il nastro adesivo e bagnare abbondantemente con acqua (magari con un pennello) di seguito infornare per
5-6 min a 150 gradi,appena tolto dal forno il pacchetto dovrebbe essere abbastanza caldo a questo punto pressarlo tra due tavolette con una morsa oppure con la gamba di una sedia ma sempre tra due tavolette di legno (per ottenere un risultato ottimale pressare più volte cercando di cambiare ogni volta il punto di maggiore pressione in modo da pressaro uniformemente.
Dopo le varie guide di coltivazione ora vi proponiamo una semplice guida-manuale alla produzione domestica d' olio d'hashish.
Materiale :
Alcol puro 95% - 98% (non denaturato)
1 vasetto di vetro con il tappo
Canapa (resti fondi ecc)
1 calza da donna (per filtrare)
Procedimento :
Una volta recuperato il materiale il lavoro che vi rimane non é molto si tratta infatti di mettere la canapa nel vasetto di vetro e di affogarla completamente nell' alcol . A questo punto non vi rimane che lasciar a riposare per una settimana con il vasetto tappato, per ottenere un migliore risultato dovreste agitare il vasetto una o più volte al giorno per far distaccare ogni particella di THC dalla materia. Dopo circa una settimana l' alcol dovrerbbe aver preso il colore del caffè ( più è scuro maggiore sarà la quantità e la qualità del vostro olio ) se è troppo chiaro lasciare ancora qualche giorno, comunque quando l'alcol sarà nero per voi sarà il momento di andare a separare la canapa dalla parte liquida. Per filtrare potete utilizzare o una calza da donna oppure un colino a maglia fine. A questo punto a voi la scelta, potete lasciare
l' alcol in un vasetto non troppo profondo per un paio di settimane fino a che l'alcol non sarà comletamente evaporato , oppure se avete fretta potete mettere il vasetto contenente l'alcol a bagno maria a 50-60 gradi così l'alcol potrà avaporare molto più velocemente . Quando circa la metà dell' alcol sarà evaporato potrste filtrare nuovamente il tutto così da togliere eventuali residui sfuggiti alle precedenti filtrate.
baci!